A un anno (dalla laurea) ancora per quelle strade perso. Molto commosso e meravigliato per quella vista che pare così naturale e così fraintesa o fraintendibile, nata pare per cercare di nominare poeticamente, cioè molto indefinitamente, la radice innocente e vitale di ciò che esiste e che pure è così vulnerabile e corruttibile, come per poter così dargli uno spazio di sopravvivenza. Parlo della poesia di Pasolini, della libertà intellettuale e emotiva che gli permetteva di scrivere una poesia su e per Marilyn Monroe e allo stesso tempo denunciare l'industria consumistica e il processo di degradamento della società contemporanea, proprio attraverso quella stessa poesia.
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